Thursday, February 08, 2007

Avalonia (the never before seen stuff)





Queste sono le prime due tavole di Avalonia, un fumetto che ha scritto Manlio Mattaliano e per il quale sono stato fra i primi (se non proprio il primo) a visualizzare personaggi e provare i primi approcci artistici.

A causa di alcune iniziali divergenze mi sono tirato fuori dal progetto molto presto.
In tempo, direi, perchè altrimenti avrei sfornato tavole per nulla.
Devo dire che comunque è stato un tempestivo screzio che non ha creato conseguenze in quanto col Manlio sono amico tutt'ora.

Con questo post inauguro un 'botta e risposta' con Paolo Martinello, col quale condivido oltre l'essere stati nello stesso team artistico di 'Thrash' e 'Rave' a metà degli anni novanta, anche la lista senza fine di fumetti mai pubblicati per questa, quella e quell'altra ragione.

4 comments:

sumono said...

grazie della visita sul blog ^___^
sono asolutissimamente d'accordo con quello che hai scritto ^__^

Fabio said...

Non c'è di che.

Io sono a quota circa ottocento, il che vuol dire che dopo quindici anni finalmente riuscirò a produrre qualcosa di serio.

:)

Paolo Martinello said...

Questo progetto devo averlo visto pubblicizzato in rete, da qualche parte...Com'è che poi non se n'è più fatto nulla? Chi lo pubblicava?

Fabio said...

Se n'è fatto qualcosa, solo che io mi son tirato fuori per varie ragioni personali (Taormina pagava pochissimo, voleva la presenza di chi ci lavorava a svariate fiere in giro per l'Italia, volevo che fosse un qualcosa di nuovo in cui ci si buttasse a capofitto e poi invece già dalla seconda gittata di model sheets ero già lì a sentire correzzioni con pretese da redazione bonelliana... ...una tristezza...).
Non è colpa di Manlio comunque, lui è rimasto perchè il progetto partiva da lui e ha comunque dato visibilità a tanti disegnatori del suo Gruppo Trinacria. Io di partecipare all'ennesimo fumetto per avere visibilità da esordiente dopo anni di vita artistica così non ne avevo voglia.

Poi Avalonia è stato pubblicato e venduto anche se ad un prezzo assurdo (5/6 euro ad albo) stampato su una carta così lussuosa che neanche fosse stato un fumetto di Moebius e ha chiuso dopo la conclusione della miniserie.